IL FLUORO PER I BAMBINI, la risposta a tre domande: quando, come e perchè!
Il fluoro: microminerale presente in tracce nelle ossa e nei denti. Avendo una funzione essenziale nel processo di mineralizzazione ossea e dello smalto dentario, molti pediatri ne consigliano una supplementazione già a partire dai primi mesi fino a diversi mesi dopo la fine della prima dentizione.
Per anni il fluoro è stato consigliato nei bambini per la prevenzione delle carie, essendo responsabile di un ispessimento dello smalto dentario. Nonostante questo effetto sia ormai noto e provato in diverse ricerche scientifiche, negli ultimi anni la tendenza si sta invertendo per due motivi fondamentali:
- Non potendo prevederne la quantità assunta attraverso l’alimentazione, si corre il rischio di incorrere in una fluorosi. La fluorosi si ha quando si assume più fluoro del necessario, e consiste nella formazione di macchie bianche inizialmente sui denti (accompagnata da fragilità dentale) e in seguito sulle ossa.
- Di recente è stato provato l’effetto neurotossico del fluoro: una esposizione eccessiva e prolungata a questo elemento può causare uno stato di infiammazione a livello cerebrale che alla lunga andrebbe a compromettere le capacità di apprendimento e la memoria, oltre a provocare problemi comportamentali. Recenti studi stanno addirittura valutando un suo ruolo nella comparsa del morbo di Alzheimer.
Dove si trova il fluoro?
Le fonti alimentari del fluoro comprendono principalmente l’acqua e il the. L’acqua in bottiglia venduta in Italia ha livelli di fluoro abbastanza controllati, quindi è molto difficile incorrere in una fluorosi dovuta unicamente a questa fonte.
Altre fonti comprendono pesce e frutti di mare, cereali e alcuni formaggi.
Quanto fluoro dovrebbero assumere i bambini?
Per le sue proprietà quindi il fluoro è un elemento che non deve mancare nella dieta. Allo stesso tempo non bisogna eccedere nelle quantità. La dose consigliata è:
- Fino ad un anno di età: 0,4 mg
- Da un anno in poi: la dose aumenta progressivamente da 0,7 mg fino 1,5 mg a circa dieci anni.
Nei primi mesi quando in genere si procede ad una somministrazione sistemica, è consigliabile assumere un dentifricio senza fluoro, visto che la sua assunzione è imprevedibile in quanto il bambino potrebbe ingerirlo. Dopo i 3 anni o quando si interrompe la somministrazione sistemica, si può passare ad un dentifricio sempre per bambini ma addizionato con fluoro.
Quali prodotti usare?
Il fluoro nei bambini può essere somministrato per via sistemica attraverso integratori liquidi (ne bastano poche gocce al giorno) o per via topica attraverso i dentifrici che lo contengono.
Per quanto riguarda la somministrazione sistemica esistono sia integratori che contengono solo fluoro come quello del marchio Humana, sia integratori che contengono anche vitamina D come quello della Linea pediatrica:
Fluormil gocce
PediaTre Fluor gocce
Nel caso in cui al bambino venga già somministrato fluoro per via sistemica e non si voglia correre il rischio di incorrere in un eccesso, esistono in commercio diversi dentifrici senza fluoro, ma con diversi attivi naturali presenti nella loro composizione, utili a garantire una corretta igiene orale:
Weleda dentifricio gel
Bioearth dentifricio junior
Dal momento in cui si interrompe la supplementazione sistemica, si può passare alla somministrazione topica attraverso un dentifricio al fluoro. Quelli presenti in commercio sono tutti ottimizzati per garantire una corretta igiene orale grazie anche al loro sapore fruttato e al packaging accattivante (elemento utile per convincere anche i bimbi più restii a lavarsi i denti):
Chicco dentifricio alla fragola
Mentadentk kids
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