VITAMINA D PER LA DONNA: un alleato vincente!

Vi ho già parlato delle ormai note proprietà della Vitamina D in età pediatrica per un corretto sviluppo dello scheletro e del sistema immunitario (trovate l’articolo qui).

Quello che però forse ancora non conoscete, è il suo effetto protettivo nei confronti di diverse malattie ginecologiche e per la salute della donna in generale. Vediamo insieme quali.

Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e diabete gestazionale

Molti studi indicano che una diminuzione dei livelli di vitamina D è collegata ad una serie di disturbi metabolici tipici della sindrome dell’ovaio policistico e del diabete. Tra questi i più rilevanti sono:

  • Insulino-resistenza
  • Obesità
  • Ipertensione

Questa vitamina infatti gioca un ruolo chiave nella regolazione di geni fondamentali per il metabolismo degli zuccheri e dei grassi. Ricordiamo infatti che la vitamina D favorisce l’azione dell’insulina potenziandola. Inoltre regola la quantità di calcio all’interno delle cellule dei muscoli scheletrici e delle cellule adipose. Per finire, è in grado di regolare il sistema immunitario, e quindi una sua carenza potrebbe aumentare la risposta infiammatoria in malattie come la sindrome dell’ovaio policistico.

Preeclampsia

Alcuni studi hanno constatato che livelli adeguati di questo elemento favoriscono il mantenimento di normali livelli di pressione arteriosa. Questo avviene sia attraverso una regolazione ormonale, sia con un effetto diretto sulla parete dei vasi sanguigni. Inoltre la vitamina D provoca vasodilatazione e riduce la coagulazione del sangue.

La preeclampsia (o gestosi gravidica), una complicanza dell’ipertensione in gravidanza, è causata anche da alterazioni nel metabolismo della vitamina D e del calcio. Viene da sé quindi che una diminuzione dei livelli di vitamina D è collegata ad un aumento del rischio di preeclampsia.

Endometriosi e dismenorrea

È stata ipotizzata un’associazione tra endometriosi e carenza di vitamina D, in quanto l’endometriosi è una patologia che simula una neoplasia e ha molte cose in comune con una malattia autoimmune. La vitamina D come detto finora, ha proprietà antiproliferative, antinfiammatorie e modulanti il sistema immunitario, effetti che in questo caso vengono svolti localmente direttamente sulle lesioni dell’endometriosi.

Un altro studio ha valutato anche il ruolo di questa vitamina nei dolori mestruali, o dismenorrea. In questo studio infatti le donne che ne hanno ricevuto una supplementazione prima del flusso mestruale, hanno potuto constatare una notevole riduzione del dolore. L’effetto sul dolore pare essere attribuito anche in questo caso ad una azione diretta sull’endometrio, dove andrebbe a ridurre o inattivare la sintesi di prostaglandine, i principali mediatori dell’infiammazione.

Cancro dell’ovaio e Cancro della mammella

Alcuni studi hanno valutato l’ipotesi dei suoi effetti antitumorali grazie ad una sua azione soppressiva a livello degli estrogeni: in questo modo si riesce a ridurre la crescita cellulare.

La vitamina D è in grado di esercitare a livello della mammella un effetto antiproliferativo, mentre a livello ovarico regolarizza i livelli di diversi ormoni.

Cosa possiamo fare?

Detto ciò, mi preme sottolinearvi ancora una volta che dovreste assumere costantemente questo elemento, continuandone l’assunzione soprattutto durante la gravidanza.

L’assunzione di un integratore specifico va sempre valutata dal medico o dal ginecologo, che analizzerà la vostra storia clinica e le vostre reali esigenze.

E’ fondamentale da parte vostra però, assicurarvi un buon livello di vitamina D da fonti alimentari soprattutto in inverno quando l’esposizione solare è naturalmente ridotta. Questo per evitare carenze che possono avere serie ripercussioni sulla salute.

La carenza di vitamina D nell’adulto infatti può portare a sintomi specifici come debolezza e fragilità ossea, osteoporosi, debolezza muscolare e articolare, confusione mentale e stanchezza. Una sua carenza inoltre sembra essere implicata anche nell’insorgenza della depressione, di sindromi metaboliche e patologie cardiovascolari.

Insomma, la sua carenza ha conseguenze sul benessere dell’intero organismo!

Quali sono i cibi che contengono Vitamina D?

I cibi che vi garantiscono un corretto apporto di Vitamina D sono innanzitutto i pesci grassi e quelli preveniente dai paesi nordici: salmone, sardine, aringhe, tonno, sgombro (che sono inoltre ricchi di omega3) e i gamberi.

Importanti sono anche i prodotti a base di latte quindi yogurt intero, burro, e formaggi grassi.

Anche le uova ne contengono buone quantità , in particolare le uova di galline allevate all’esterno, o nutrite con mangimi arricchiti di vitamine.

Frutta e verdura purtroppo non contengono quantità considerevoli di vitamina D, tranne che per i funghi, che quindi rientrano tra gli alimenti consigliati.

Cibi che contengono vitamina D

Esistono in commercio anche diversi alimenti fortificati, alimenti cioè in cui sono state aggiunte vitamine o minerali per soddisfare determinate esigenze.

Possiamo trovare alcuni tipi di latte sia di mucca che vegetali (latte di soia o di riso) con supplemento di vitamina D e calcio, ma anche alcuni cereali e fiocchi d’avena.

Donne non avete più scuse ora: buon cibo e tanto sole, e la vostra salute ringrazierà!

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *