Stanche di non dormire? SI ALLA MELATONINA!
Una delle domande poste più frequentemente dalle mamme è: come posso far dormire mio figlio/a? La melatonina può aiutarlo?
Le cause dei disturbi del sonno possono essere veramente tantissime, da quelle fisiologiche (dentini, colichette, reflusso) a quelle patologiche di cui non entro in merito.
Altrettanto numerose sono le soluzioni che il mercato offre per risolvere il problema: gocce, sciroppi e unguenti vari tutti con lo stesso scopo, quello di far riposare il vostro amato pargoletto.
Questo è un argomento che mi sta molto a cuore, essendo stato il mio secondo figlio non particolarmente avvezzo al sonno nei primi quindici mesi della sua vita (solo eh?). Ho provato veramente una grandissima quantità di prodotti ma solo la melatonina è stata realmente efficace.
Molte mamme sono contrarie a dare la melatonina, perché pensano sia qualcosa di “artificiale”, mentre preferiscono dare tisane a base di camomilla in cui è presente un’alta percentuale di zuccheri e ben poco estratto naturale.
Cosa è la melatonina?
Si tratta di un ormone prodotto dalla ghiandola pineale situata nel nostro cervello. Si avete capito bene. Tutti noi produciamo quotidianamente la melatonina.
La sua funzione primaria è quella di regolare i ritmi circadiani, cioè i ritmi sonno-veglia. Praticamente questo ormone dice al nostro cervello quando è arrivato il momento di andare a dormire e quando è il momento di alzarsi.
Come funziona la melatonina?
La produzione della melatonina avviene grazie l’alternarsi di luce e buio. Proprio così! In tutto il nostro perfettissimo corpo esiste una ghiandola che produce un ormone al calar del sole e che ci permette di dormire durante la notte. La sua produzione raggiunge il picco massimo verso mezzanotte e gradualmente diminuisce fino quasi ad azzerarsi con le prime luci dell’alba in modo da permettere un adeguato risveglio. Tutto questo perché il sonno è veramente importante per tutte le funzioni corporee e, ancora più importante nel corpicino in crescita di un bambino.
Il bambino però riesce a produrre pienamente e autonomamente la melatonina solo verso i 3-4 anni. Ecco perché la maggior parte dei problemi del sonno si risolvono spontaneamente a questa età (e non perché il bambino “si calma” come invece si dice spesso).
Per questo motivo l’introduzione di melatonina può essere utile a risolvere gran parte dei problemi del sonno di molte famiglie.
Ricordate però che la melatonina non è un tranquillante o un sedativo, nel senso che non va a placare disturbi ansiosi o un sistema nervoso “eccitato”, né tanto meno impedisce eventuali risvegli notturni che possono essere dovuti a tantissime cause.
La melatonina permette semplicemente di addormentarsi, dicendo al cervello quando è ora di farlo.
I due prodotti più usati sono sicuramente quelli del Gruppo Pediatrica (Pisolino) e della Milte (Melamil) che consentono attraverso un pratico dosatore di somministrare poche gocce (variabili in base al prodotto) corrispondenti ad 1 mg di melatonina. Circa 30 minuti dopo la somministrazione sarà il vostro bambino a dirvi (o a farvi capire) che vuole dormire.
Gruppo Pediatrica, Pisolino gocce
Milte, Melamil gocce
Come somministrarla?
La somministrazione di melatonina sia in età pediatrica che in età adulta viene consigliata a cicli. Quindi ad esempio si potrebbe provare la somministrazione per un mese per poi fermarsi qualche settimana, e riprendere in seguito fino a quando non si osserva una regolazione spontanea del sonno. Questo perchè non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine di dosi elevate di melatonina. Pur attenendosi alle dosi consigliate, non è possibile conoscere la quantità effettiva di melatonina endogena cioè quella che si produce spontaneamente. Praticamente la melatonina somministrata va a sommarsi a quella prodotta portando (oppure no) ad una dose maggiore. Nel dubbio quindi meglio non abusarne.
Inoltre vi ricordo che esistono molti cibi utili a favorire il sonno. Si tratta di cibi che contengono Triptofano, un aminoacido con diverse funzioni, tra cui quella di essere convertito in melatonina. Questi alimenti comprendono: cacao, mais, mandorle, avena, arance, mele, ciliegie, banane, ananas, noci, legumi, asparagi, pomodoro e cavolo.
Piccola curiosità: la melatonina in realtà svolge la sua azione anche al di fuori del cervello, andando a regolare funzioni molto più complesse e che si stanno scoprendo solo ora. Sono sempre più numerose infatti le ricerche che ne evidenziano le proprietà antiossidanti e antitumorali. Pare sia coinvolta anche nella regolazione del sistema immunitario e del metabolismo degli zuccheri.
Commenti recenti